Disponibile il Vademecum realizzato da Fondazione Fitzcarraldo in collaborazione con Funder35
La valutazione degli impatti generati dalla cultura è sempre più al centro del dibattito pubblico e le organizzazioni sempre più spesso chiamate a raccogliere dati e restituire la misura del valore generato. Ma quali sono le implicazioni di cui tener conto quando si parla di impatto, a che punto sono le organizzazioni culturali e di cosa hanno bisogno per poter raccogliere questa sfida, che va ben oltre la misurazione? Quali difficoltà ma anche opportunità nel valutare le proprie attività? Come attrezzarsi e orientarsi tra i diversi impianti metodologici a disposizione?
Questi i temi e le domande al centro dell’incontro “Esperimenti di valutazione: l’impatto secondo le organizzazioni culturali” che si è svolto il 25 settembre a Bergamo all’interno del programma di ArtLab, al quale hanno partecipato Alessandra Gariboldi, presidente di Fondazione Fitzcarraldo, Sara Marconi, ricercatrice ed esperta di processi di valutazione, e due operatori che hanno recentemente sperimentato due percorsi di valutazione all’interno della loro organizzazione, in rappresentanza di Radio Banda Larga / Imbarchino (spazio rigenerato nel parco fluviale del Po) e Associazione Craft (presidio culturale molto attivo sul territorio di Asti).
L’incontro è stata l’occasione per presentare il Vademecum sulla valutazione degli impatti delle organizzazioni culturali realizzato da Fondazione Fitzcarraldo nell’ambito dei servizi di accompagnamento per la comunità di Funder35, iniziativa sostenuta da 18 fondazioni di origine bancaria e da Fondazione CON IL SUD con il patrocinio di Acri. Il documento restituisce gli apprendimenti di un percorso iniziato nel 2019 e proseguito nei due anni successivi attraverso attività di capacity building e di confronto con professionisti e altre imprese esterne alla comunità.
Il Vademecum è articolato in 5 parti:
La prima è una breve introduzione per chiarire perché si parla di impatti e quali difficoltà comporta per il settore culturale. La seconda parte esplicita e motiva la visione della valutazione di impatto e l’approccio adottato nel percorso di capacity building e sperimentazione. La terza parte riporta gli apprendimenti del percorso, utili per altre organizzazioni. Successivamente si affrontano i nodi critici che le organizzazioni possono incontrare e alcuni suggerimenti per affrontarli. Infine la quinta e ultima parte fornisce alcuni spunti e riflessioni per il futuro e, in chiusura, è riportato un sintetico glossario per orientarsi nei termini più tecnici legati al tema della valutazione e degli impatti.