Cultur&Shock

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Il progetto della Coop AttivaMente per sostenere chi si ritrova a vivere in un nuovo contesto

La situazione attuale sta mettendo in profonda crisi il settore culturale italiano, nel presente ma anche nel futuro imprevedibile che lo attende.

Focalizzarsi su come mitigare gli effetti economici delle chiusure forzate e su come garantire gli stipendi ai propri operatori rappresenta sicuramente una problematica importante.

Ma in questo periodo il mondo culturale deve porsi un’altra grande domanda che chiama in causa la responsabilità di questo settore verso la società in generale: “Come sta il mio pubblico?”

Simboli, significati e concetti della nostra cultura sono stati bruscamente modificati, con ricadute anche importanti sul benessere psicofisico delle persone. Compito primario diventa quindi quello di accompagnare le persone nel processo di ridefinizione di questi elementi fondanti della nostra identità, sostenendole in questo tempo di profonda metamorfosi e smarrimento, aiutandole a capire quello che sta succedendo oggi per poter individuare orizzonti di possibilità per il futuro.

In questi giorni difficili, la Coop AttivaMente si è quindi chiesta come portare avanti, se non le attività, almeno il senso del proprio lavoro, interrogandosi sul ruolo che può/deve avere in questo momento per le persone e per la società in generale (al di là dei problemi contingenti che ovviamente sta vivendo).

Nasce così il progetto Cultur&Shock, che deriva dall’idea di shock culturale: un fenomeno comune di cui soffrono spesso le persone che si stabiliscono all’estero, presso una cultura differente da quella di origine. È qualcosa che va oltre il conoscere bene la lingua, le regole o i cibi della nuova cultura.

Si compone di 4 fasi: la luna di miele, la frustrazione, l’adattamento e l’accettazione. Anche se ogni persona vive questi stadi in maniera differente, il conoscerli può fornire una linea guida anche per far fronte agli stati d’animo altalenanti che spesso si provano di fronte alle richieste di una nuova cultura.

Alla luce di questa teoria, ci siamo quindi chiesti se tutti noi non fossimo, con le misure per l’emergenza Covid19, saliti sulle montagne russe del culture shock. Quel senso di frustrazione profonda che si prova quando ci viene sottratta la nostra cultura di riferimento e veniamo inseriti in un contesto nuovo che richiede uno stile di vita totalmente differente.

Partendo da questo ragionamento, abbiamo quindi fatto nascere un sito internet che possa fare da punto di riferimento per i nostri utenti, ma non
solo. Un luogo per prendersi cura del nostro benessere psicofisico, per ridefinire gli elementi fondanti della nostra identità, per sostenerci reciprocamente in questo tempo di profonda metamorfosi e smarrimento, ma anche per provare ad individuare possibili futuri.

Scopri di più su www.culturandshock.it